Testo inedito di Giulia – Nietzsche

di Redazione Wittytv
Daytime

Che ne sai tu di quando volevo sprofondare
Che ne sanno i miei amici delle notti presa a male
Che ne sanno i miei vicini delle grida contro il muro
Quando accanto hai nessuno, chiudi gli occhi e vaffanculo

C’ho fame di casini e non si sazia con chiunque
La vita è una puttana e in due secondi arriva al dunque
Ho sempre dato tanto e in tasca mai avuto niente
Tranne il mio dolore che non mostrerò alla gente

E resta lì, tra le chiavi e le speranze
Tra le cose che non dico e tatuaggi sulla pelle
Nelle sere nere illuminate solo dalle stelle
Incastrato nei rimorsi di una stupida ventenne

Io ci penso e quasi mi scoppia la testa
Nonostante il tempo passi, Giulia è ancora la stessa
Io ci penso e ci ripenso mentre passano le ore
Mi rigiro dentro al letto, questa notte è una prigione

Bevo un sorso a canna dalla bottiglia
Ogni giorno in paranoia sempre con la stessa fissa
“Non mangiare”, “non toccare cibo”, “quello è deleterio”
In vista tagli sui polsi, è successo per davvero

Che ne sai tu di quando volevo sprofondare
Che ne sanno i miei amici delle notti presa a male
Che ne sanno i miei vicini delle grida contro il muro
Quando accanto hai nessuno, chiudi gli occhi e vaffanculo

Della vita che attanaglia, taglia pezzi e cuce male
Dei rapporti chiusi in fretta con “niente di personale”
Delle corse in auto folli verso mete sconosciute
Dei mesi chiusa in casa in compagnia del mio computer

Non mi va di uscire, dire “ok, va tutto bene”
Accetto le mie pene, ci convivo e mi conviene
Tanto il mostro non lo uccidi fingendoti felice
Devi prenderlo per mano come l’abisso fece con Nietzsche

Scrivo flussi di coscienza per placare il mio tormento
Tu che ascolti disgustato, non ti vedo e non ti sento
Ho bisogno di parlare di un disagio personale
Che tartassa i miei giorni e non mi lascia respirare

Tra le mura di una stanza c’è il mio spettro che mi parla
Fissa il vuoto dei miei occhi mentre scorrono i rintocchi
Nella testa metto a rogo ogni singolo pensiero
Il sangue prende fuoco come D’Arco al Medioevo

Che ne sai tu di quando volevo sprofondare
Che ne sanno i miei amici delle notti presa a male
Che ne sanno i miei vicini delle grida contro il muro
Quando accanto hai nessuno, chiudi gli occhi e vaffanculo